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Che cos’è il Print on Demand? Si può guadagnare con il POD? Si può fare in Italia?
Il Print on Demand o POD è un servizio che in italiano potrebbe essere tradotto con “stampa su richiesta”. Per vendere i propri prodotti (che spaziano dall’abbigliamento alle decorazioni per interni e agli accessori) non serve più un negozio fisico né un magazzino.
Potrete fare tutto comodamente da casa vostra, o dalle Hawaii vedete voi, senza dover essere sommersi da scatoloni e perdere ore a fare l’inventario 😄.
È un business sostenibile (e questo ci piace!) perchè evita gli sprechi, in quanto il prodotto viene stampato esclusivamente a ordine effettuato.
Abbiamo capito cos’è il Print on Demand, ma come funziona nel dettaglio?

Un po’ di storia:
Prima di proseguire, come mio solito, faccio una breve introduzione storica. Se volete potete saltare direttamente alla prossima sezione.
Già dal 220 a.C. in Cina possiamo risalire al modello di business del Print on Demand, ovviamente un po’ diverso da come lo intendiamo noi oggi con la tecnologia che abbiamo a disposizione.
Saltando avanti nel tempo di parecchio vediamo che il POD fa la sua comparsa nel mondo dell’editoria negli anni ‘60.
Nel 1980 le stampanti iniziano a essere disponibili anche al pubblico e non solo a una cerchia ristretta di aziende. Questo fu il vero punto di svolta.
Se dapprima si stampava solamente su carta, negli anni ‘90, con l’arrivo del metodo direct-to-garment (cioè direttamente sull’indumento) molti brand iniziarono a offrire vari servizi di stampa.
Andando avanti veloce si arriva a oggi: la scelta di piattaforme che offrono servizi di stampa è molto ampia e i prodotti su cui far stampare il proprio design sono una miriade. Qui sotto vi lascio un paio di esempi presi dal mio negozio online Beastastic.
(Se volete leggere un po’ di storia in più vi lascio qui un articolo in inglese: https://multi-programming.com/blog/pod-history-how-the-print-on-demand-was-created-and-developed )



Come funziona il Print on Demand?
Con il POD il vostro capo di abbigliamento, o qualsiasi cosa su cui stiate stampando (dalle borracce alle borse di tela, dalle magliette alle tende per la doccia … tutto è possibile!), non viene prodotta fino al momento in cui non viene effettuato un ordine. Finché non venderete effettivamente qualcosa non ci sarà un prodotto fisico.
In questo processo sono coinvolte tre figure:
- Il CREATOR: cioè voi che create il disegno o la trama e decidete il prodotto su cui verrà stampata
- Il SUPPLIER: cioè la piattaforma/azienda (adesso si può fare tutto digitalmente senza dover mai andare a cercare un fornitore) che si occuperà fisicamente della produzione e spedizione del prodotto.
- Il CLIENTE: che seduto sul suo divano, in ufficio o in spiaggia a bersi un margarita nella noce di cocco compra i vostri bellissimi prodotti che gli saranno recapitati direttamente dove vuole lui (sì, anche in un hotel alle Mauritius, fateci un pensierino 🙊).
Quello che voi dovrete fare sarà “solo” scegliere la piattaforma più adatta a voi (ce ne sono moltissime e parleremo di alcune in un prossimo articolo), iscrivervi e aprire il vostro negozio. Una volta fatto questo passaggio inizierete a caricare i vostri design e a pubblicizzarli (esatto, il marketing tocca a voi!). La piattaforma a cui vi sarete affidati si occuperà di tutto il resto: preparazione prodotti, imballaggio e spedizione, servizio clienti.
Siamo di fronte a un processo molto diverso dal dover stampare un certo quantitativo di prodotti che avrebbero occupato garage, cantine e stanze della casa finché non sarebbero stati tutti venduti. Quello è un sistema più rischioso perchè dipende da una grossa incognita: qualcuno comprerà questo prodotto? E se si, quanti lo faranno?
Guadagnare con il Print on Demand
Si deve investire per iniziare? Quanto posso guadagnare?
La risposta alla prima domanda è sia no che dipende. Mentre alla seconda è semplicemente dipende.
Voi direte: “ma Tizio ha detto che una volta aperto il negozio il giorno dopo ha fatto ben 130 vendite”, “ma Giannino dice nel suo blog che non è necessario investire”, “Vircisbaldo ha detto che senza fare nulla ha guadagnato il primo mese 890 mila monete d’oro della grotta di Ali Baba”.
Tutte obiezioni più che valide. Vi ricordo però che senza fare niente è altamente improbabile che piovano soldi dai buchi neri (poi oh, nulla è impossibile! 🤞🏻).
Per quanto riguarda l’investimento iniziale dipende dalla piattaforma che scegliete, se volete aprire un sito per i vostri prodotti, se sarete voi a creare le grafiche o lo farete fare a qualcun altro (in questo caso vi consiglio Fiverr assolutamente. Se non sapete cos’è potete leggerlo qui: Fiverr: cos’è e come funziona).
Sul guadagno invece la chiave è il tempo che dedicherete a far conoscere e crescere il vostro negozio virtuale. Le energie che ci metterete saranno direttamente proporzionali al guadagno che riceverete. Ovviamente se è un prodotto che vende, perchè anche questo è un rischio e il mercato cambia ogni ora!
Una cosa buona è che sarete voi a decidere il prezzo dei vostri prodotti (magari non sparate troppo alto, specialmente all’inizio). Dovete tenere conto delle commissioni della piattaforma da voi scelta. Tutti i servizi di POD hanno delle commissioni che dipendono dalla merce che mettono a disposizione (magliette, borracce, tappetini, …) e da tutto il “fardello” che tolgono dalle vostre spalle come le spedizioni, lo stoccaggio (non del vostro prodotto finito ma di quello a cui poi verrà applicato il vostro design) e il servizio clienti.

Pro e Contro
Tra i vantaggi:
- Mercato internazionale. Il vostro negozio può raggiungere quasi tutto il mondo
- Nessuno può avere i vostri stessi prodotti. È molto difficile copiare il prodotto di qualcun altro e se capitasse ci sono delle regole molto precise al riguardo su ogni piattaforma.
- Non dovrai spendere niente per lo stoccaggio nè comprare prodotti in grosse quantità senza sapere dove metterli
- La creazione dei prodotti è velocissima. Una volta che il tuo design è pronto bastano un paio di click ed è online
- Il fornitore si occuperà di imballaggio e spedizione. Una bel risparmio di tempo e fatica per voi per concentrarvi di più sulle vostre creazioni.
Tra gli svantaggi:
- La competizione è molto alta proprio grazie alla facile accessibilità
- La politica di reso è un po’ complicata perché il prodotto viene fatto esclusivamente in base all’ordine, se quindi una persona poi non vuole più quel prodotto a chi verrebbe rivenduto?
- I margini di profitto sono limitati e variano molto in base alle commissioni della piattaforma scelta
- Non hai controllo sul packaging dei prodotti e sulle spedizioni. Gli imprevisti con corrieri e poste capitano e ad andarci di mezzo sareste voi
- Dovrete assicurarvi di persona della qualità del prodotto e non è così facile e immediato. Dopo aver creato la grafica da stampare tutti vorremmo che sia immediatamente disponibile al mondo ma il mio consiglio è di farvi mandare prima delle prove e renderlo pubblico e gridarlo ai quattro venti solo nel momento in cui siete sicuri di quello che potete offrire.
Conclusione:
Perchè dovreste considerare il Print on Demand? È un ottimo Side Hustle (se non sapete cosa significa questo termine potete leggerlo qui: Side Hustle cos’è?) sia per creativi che vogliono vendere i proprio prodotti, sia per chi vuole crearsi un guadagno extra affidandosi ad altri per le grafiche e occupandosi semplicemente di far crescere il negozio.
Se potete dedicarci un po’ di tempo può portare ottimi guadagni e diventare anche il vostro lavoro primario. Una volta che il vostro brand è conosciuto è molto più facile fare vendite.
Un piccolo elenco delle principali piattaforme di Print on Demand:
L’ordine è semplicemente alfabetico.
- Hoplix (piattaforma italiana)
- Printify
- Printful
- Redbubble
- Teechip
- Teespring (una tra le più vecchie in circolazione)
Se ne conoscete altre scrivetele pure nei commenti 😃
3D printing is already shaking our age-old notions of what can and can’t be made.
Hod Lipson
Stay Tuned! A presto 😉
The Casual Boss
